venerdì 30 gennaio 2015

E ARRIVIAMO A ....NEW YORK

Come vi avevo anticipato nel post precedente, il 2014, lo ricordero' come l'anno in cui ho avverato un sogno lungo 5 anni , in cui son passato da pesare 100 kg. a correre una maratona, da essere un ragazzo "non sportivo" a non riuscire a star senza correre per piu' di due giorni consecutivi. E il mio sogno, partito anni fa, e' andato anche fisicamente molto lontano, fino a raggiungere la meta, che la quasi totalita' di chi corre, ha nella propria vita "CORRERE LA MARATONA DI NEW YORK". Quando dopo mille dubbi e problemi su dove prenotare, quanti giorni fare, fare i passaporti, fara' freddo o fara' caldo, quanti kg. puo' pesare la valigia e il bagaglio a mano??? ecc..........siamo partiti, la paura era molta, di tutto!!! Sembravo Renato Pozzetto nel " Ragazzo di campagna" dove lui, contadino, si reca a cercar fortuna in citta'. Caspita, ma la mia citta' era New York, la "capitale del mondo", non briccioline, e se mi perdo!!! Poi scopri che le strade si dividono in Avenue con i numeri in progressivo scritti vicino se vanno in un senso e Street, stesso sistema, se incrociano, una specie battaglia navale, dove era sufficiente leggere il numero e il gioco era fatto, come la prima volta che ho corso in Central Park, dove una volta dentro si perde ogni cognizione di orientamento e quando esci ci sono "solo" grattacieli all'apparenza tutti uguali, ho letto il numero, ho incrociato e via, mi son dovuto fare un'altra mezz'ora di corsa!!! Devo dire che in quei giorni, l'adrenalina era a mille, come penso anche in mia moglie e soprattutto in mio figlio, pronto a tornarci in seduta stante, se qualcuno gli paga la vacanza!!! Il fuso orario, il cambio all'ora solare anche la', dopo averlo appena fatto in Italia, le lunghe camminate per visitare il piu' possibile la Grande Mela, fatto sta, che la domenica, giorno della gara, era gia' distrutto, ancor prima di partire. Descrivervi la maratona e' impossibile, e' lontano anni luce dalle nostre realta' abituali, poi il fatto di essere riuscito a coronare un sogno lungo 5 anni, come dice la pubblicita', non ha prezzo, tanto che sulla linea del traguardo, ho chiuso gli occhi, per non farmi fotografare con le lacrime!!! di gioia, chiaramente!!! La vacanza e' stata un susseguirsi di emozioni fantastiche, non solo per me, ma penso per tutta la famiglia, perche' solo vedere lady liberty, come chiamano confidenzialmente gli americani la Statua della Liberta', ripagava del gruzzoletto speso!
          P. S.: TRA TRE ANNI CI SI RITORNA !!!!

IO ERO LI

AL FREDDO BOIA

SI PARTE

ERO ANCORA SANO

DA QUALCHE PARTE LI IN MEZZO



FINISH LINE

COSA NON SI FAREBBE

IN ALTO A DESTRA

SONO ARRIVATO

LA MIA "AMICA"

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